Immatricolazioni in crisi in tutta Europa, tranne che in Austria. Il Lingotto diventa il quarto produttore europeo a parimerito con Renault
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Questa pratica, nel 2008, ha trovato crescenti difficoltà per l'aumento delle insolvenze, difficoltà che naturalmente sono fortemente aumentate con il tornado finanziario di settembre. In mancanza di credito al consumo la maggioranza delle famiglie europee non dispone di mezzi sufficienti per acquistare nuove auto e si pone quindi il problema di politiche che portino, non tanto nuovo credito, quanto più denaro nelle buste paga dei lavoratori e dei pensionati. La questione non riguarda soltanto il mercato dell'auto, ma l'intera economia reale, afferma Csp, che identifica il secondo fattore che ha penalizzato la domanda di auto nella prima parte del 2008 nel «forte rincaro dei carburanti». Questo elemento negativo per il mercato dell'auto - prosegue - si è attenuato con le apprezzabili riduzioni dei prezzi alla pompa che si stanno verificando, ma, dato il quadro generale, l'impatto positivo sulla domanda di auto dell'inversione di tendenza dei prezzi di benzina e gasolio è nullo. Quanto ai prossimi mesi Promotor ritiene che, «per evitare che il quadro peggiori ulteriormente, occorre essenzialmente un recupero della fiducia, che appare peraltro difficile dato che le previsioni di sviluppo del Pil sono state riviste al ribasso in tutto il mondo. Perchè si delinei invece una vera e propria ripresa è necessario che le misure per il rilancio dell'economia reale, che dovranno essere adottate in tempi rapidi, prevedano interventi precisi ed efficaci per aumentare (non con il credito) la capacità di spesa dei consumatori».